Che cos'è la Banca del Tempo
E' un sistema in cui le persone si scambiano servizi e saperi. E' una libera associazione tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi . E' un “luogo" dove si recuperano le abitudini di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato. E' un “luogo" dove si estende a persone prima sconosciute l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ad un gruppo di amici”.
Le Banche del Tempo sono organizzate come istituti di credito in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro. Ma non si maturano mai interessi né in passivo e né in negativo! L’unico obbligo morale che si ha è il pareggiamento del conto.
Perché associarsi alla Banca del Tempo?
Nella Banca del Tempo il valore delle attività scambiate è misurato unicamente con le ore impiegate per realizzarle. Chiunque può aderire ad una Banca del Tempo, poiché ognuno è in grado di offrire qualcosa di utile ad altri e tutti hanno bisogno di qualcosa. La regola è cercare di coniugare l’utilità con il piacere
Un esempio: Gina, insegnante d'inglese, si rende conto di avere due ore disponibili a settimana, si reca presso la Banca del Tempo della sua città e diventa Socia (correntista) dichiarando la sua disponibilità. Che cosa succede? La Banca la mette in contatto con Maria che ha una figlia che ha bisogno di aiuto scolastico. In cambio Maria offrirà due ore del suo tempo per fare la spesa ad Roberto, un anziano che non può muoversi di casa.
Il vantaggio che si ha con questa Banca è che non si diventa debitori o creditori di una persona, ma lo si diventa nei confronti della Banca che così incrocerà domanda e offerta nel modo migliore possibile. Quindi ritornando all’esempio di prima Gina, l’insegnante d’inglese avrà un credito di due ore presso la Banca del Tempo e che potrà recuperare chiedendo che Franco ( che precedentemente aveva dato la sua disponibilità) la aiuti a potare le piante del giardino.
Quando vai a fare la spesa non prende molto tempo in più aggiungere alla tua lista qualcosa che serve a chi non può muoversi di casa, ottenendo in cambio, per esempio, che il tuo gatto sia accudito mentre tu sei in vacanza?
Non è difficile immaginare l’ampia gamma di possibilità di scambi che si apre grazie ad un'organizzazione di intermediazione che permette scambi indiretti, sulla base della reciprocità, non solo della bilateralità (come nel baratto, che comunque è favorito nell'ambito della Banca del Tempo anche se di norma non contabilizzato), e differiti nel tempo, poiché si dà quando si può e si riceve quando se ne ha bisogno.
Chiunque in una Banca del Tempo è portatore di valori: si annullano le differenze fra anziano e giovane, ricco e povero, cittadino italiano e straniero, malato e sano: ognuno può portare qualcosa, e tutte le prestazioni hanno lo stesso peso.
Un altro vantaggio della Banca del Tempo? La Banca del Tempo spesso organizza riunioni, feste, gite, visite guidate a mostre, musei, occasioni d’incontro tra tutti i soci che desiderano partecipare a queste iniziative, sia offrendo contributi fattivi alla loro realizzazione, sia semplicemente godendone (”pareggeranno il conto” in altri modi).
Ricordiamoci che nella Banca del Tempo non esiste circolazione di moneta, non ci sono lavori pagati in denaro.
Scambio di tempo, alla pari
La regola di fondo che vige in tutte le Banche del Tempo è lo scambio. Scambio di attività, scambio di saperi. Sinonimo di reciproca convenienza, lo scambio presuppone, per sua stessa definizione, che i soggetti che entrano in relazione siano attivi. Di conseguenza, diversamente che nel Volontariato (che si regge sul dono di aiuto ai bisognosi di assistenza), la solidarietà che circola nelle Banca del Tempo non è a senso unico. E’ reciproca e alla pari.
L’unità di misura del valore dello scambio è costituita dal tempo, in ore (con le sue frazioni fino al quarto d'ora e suoi multipli), indipendentemente dal prezzo di mercato in Euro della prestazione, indipendentemente dalla professione, dalla classe sociale di appartenenza o dalle condizioni economiche delle singole persone. Un'ora è di 60 minuti per tutti.
Per esempio, un’ora impiegata per pulire le verdure vale come un’ora di lezione di musica.
Il sistema si basa quindi sul principio di pari dignità delle attività scambiate e su quello di reciprocità e ciascun soggetto si pone come portatore insieme di bisogni e di risorse.
In questo senso, le Banche del Tempo tendono ad essere un esempio di egualitarismo applicato.
Chi ne usufruisce
Chiunque può diventare socio di una Banca del Tempo. Non occorre avere né grandi disponibilità di tempo né particolari competenze. Non è necessario offrire servizi professionalmente qualificati, purché si tratti di un’attività che si è in grado di svolgere e con piacere. Si può anche semplicemente offrire e/o cercare compagnia per fare qualcosa, come andare al cinema, a teatro ecc, insieme ad altri che abbiano gli stessi gusti. Chi ha poco tempo si accorgerà che a volte è possibile moltiplicarlo, per esempio mettendo a disposizione anche di altri attività che si effettuano per se stessi e i propri familiari (per esempio, fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola) e ricevendo in cambio un aiuto per “guadagnare tempo” in altri ambiti.
Obiettivi
In linea di massima le finalità per cui si organizzano le Banche del Tempo possono essere così sintetizzate:
Tipologia di scambi
I soci delle Banche del Tempo possono offrire prestazioni relative alla loro competenza scolastica o professionale, ma anche che ne sono estranee e riguardano piuttosto la sfera degli hobby e degli interessi personali.
Possono essere servizi attinenti allo svolgimento della vita quotidiana, come fare la spesa, sbrigare pratiche burocratiche, dare passaggi in auto, preparare pasti, fare piccole riparazioni, accudire persone anziane e bambini, aiutare i ragazzi a fare i compiti e così via. Oppure riguardare
attività ricreative e scambi di saperi, magari rimettendo in gioco competenze esplicite o rimaste inesplicate.
Le Banche del Tempo possono servire a soddisfare bisogni materiali, ma anche bisogni immateriali, quali il bisogno di compagnia e di allargare la rete delle amicizie. Le Banche sono luoghi di socializzazione, che favoriscono il rafforzamento di comunità, anche con la messa in comune di saperi e conoscenze che mette sullo stesso piano saperi esistenti sul mercato (computer, lingue, pittura, fotografia…) e saperi “fuori mercato”, ai quali non è attribuito valore economico (p.es. ricordi, abilità domestiche, agricole, artigianali).
L’organizzazione di una Banca del Tempo
L’organizzazione delle Banca del Tempo, per quanto riguarda gli scambi di tempo e la loro contabilità, è copiata dalle Banche del Denaro. I soci delle Banche del Tempo e tra le quali avvengono gli scambi diventano titolari di conti correnti (in ore), in cui depositano le ore impiegate a realizzare attività a favore di altri soci, acquisendo un credito di pari valore in termini di ore. Spenderanno tale credito per usufruire a loro volta di prestazioni effettuate da aderenti alla Banca del Tempo.
Per facilitare le transazioni e contabilizzarle si usano “assegni” cartacei, che ciascun correntista può staccare dal “libretto” che gli viene consegnato dalla Banca del Tempo. Gli scambi si pagano con gli assegni; sul conto corrente la segreteria della Banca segna sia i crediti (le ore date, cioè gli assegni depositati), sia i debiti (le ore ricevute, cioè gli assegni spesi).
In qualche Banca del Tempo, come la nostra, si può operare anche senza supporto cartaceo, tramite il programma di Gestione in Internet (come in Home Banking per le Banche del Denaro) dal proprio computer personale, tablet, o Smartphone. E' probabile che qualche Banca del Tempo si doti presto anche di Carte Elettroniche caricate in ore anziché in euro.
Il socio che ritira soltanto è richiamato con cortesia e comprensione a rientrare, ma se fa il furbo viene, sempre cortesemente, messo alla porta. Ma lo stesso avviene anche nei riguardi di chi tende soltanto ad offrire (la Banca del Tempo non è un'associazione di volontariato e beneficenza).
Come tutte le altre associazioni, le Banche del Tempo sono regolate da un Atto costitutivo e dallo Statuto. Come previsto dalle leggi nazionali e regionali, esse devono essere registrate. Ogni nuovo socio che aderisce all’Associazione prende visione fin da subito sia dello Statuto sia del Regolamento che contiene sia le regole costitutive dell’associazione, sia le modalità per l’adesione.
Le Banche del Tempo nelle scuole
A partire dai primi mesi del 1998, le Banca del Tempo hanno iniziato anche a diffondersi nelle scuole medie e nelle superiori. Il merito va ad alcuni insegnanti che hanno compreso che queste possono essere un veicolo per l’educazione alla reciproca solidarietà e al valore della comunità. Oltre all’aiuto che i migliori in classe offrono ai meno capaci, grazie ad esse i ragazzi si scambiano soprattutto saperi esterni alla scuola e quasi sempre sono i meno bravi negli studi ad insegnare qualcosa ai migliori. Ad esempio: a nuotare, a suonare la chitarra o il pianoforte oppure a farsi una cultura sulla musica rock. In alcuni casi si sono formati piccoli gruppi di teatranti che offrono i loro spettacoli ad associazioni di adulti e anziani, favorendo in tal modo scambi e relazioni intergenerazionali davvero uniche.
E' un sistema in cui le persone si scambiano servizi e saperi. E' una libera associazione tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi . E' un “luogo" dove si recuperano le abitudini di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato. E' un “luogo" dove si estende a persone prima sconosciute l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ad un gruppo di amici”.
Le Banche del Tempo sono organizzate come istituti di credito in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo, anziché del denaro. Ma non si maturano mai interessi né in passivo e né in negativo! L’unico obbligo morale che si ha è il pareggiamento del conto.
Perché associarsi alla Banca del Tempo?
Nella Banca del Tempo il valore delle attività scambiate è misurato unicamente con le ore impiegate per realizzarle. Chiunque può aderire ad una Banca del Tempo, poiché ognuno è in grado di offrire qualcosa di utile ad altri e tutti hanno bisogno di qualcosa. La regola è cercare di coniugare l’utilità con il piacere
Un esempio: Gina, insegnante d'inglese, si rende conto di avere due ore disponibili a settimana, si reca presso la Banca del Tempo della sua città e diventa Socia (correntista) dichiarando la sua disponibilità. Che cosa succede? La Banca la mette in contatto con Maria che ha una figlia che ha bisogno di aiuto scolastico. In cambio Maria offrirà due ore del suo tempo per fare la spesa ad Roberto, un anziano che non può muoversi di casa.
Il vantaggio che si ha con questa Banca è che non si diventa debitori o creditori di una persona, ma lo si diventa nei confronti della Banca che così incrocerà domanda e offerta nel modo migliore possibile. Quindi ritornando all’esempio di prima Gina, l’insegnante d’inglese avrà un credito di due ore presso la Banca del Tempo e che potrà recuperare chiedendo che Franco ( che precedentemente aveva dato la sua disponibilità) la aiuti a potare le piante del giardino.
Quando vai a fare la spesa non prende molto tempo in più aggiungere alla tua lista qualcosa che serve a chi non può muoversi di casa, ottenendo in cambio, per esempio, che il tuo gatto sia accudito mentre tu sei in vacanza?
Non è difficile immaginare l’ampia gamma di possibilità di scambi che si apre grazie ad un'organizzazione di intermediazione che permette scambi indiretti, sulla base della reciprocità, non solo della bilateralità (come nel baratto, che comunque è favorito nell'ambito della Banca del Tempo anche se di norma non contabilizzato), e differiti nel tempo, poiché si dà quando si può e si riceve quando se ne ha bisogno.
Chiunque in una Banca del Tempo è portatore di valori: si annullano le differenze fra anziano e giovane, ricco e povero, cittadino italiano e straniero, malato e sano: ognuno può portare qualcosa, e tutte le prestazioni hanno lo stesso peso.
Un altro vantaggio della Banca del Tempo? La Banca del Tempo spesso organizza riunioni, feste, gite, visite guidate a mostre, musei, occasioni d’incontro tra tutti i soci che desiderano partecipare a queste iniziative, sia offrendo contributi fattivi alla loro realizzazione, sia semplicemente godendone (”pareggeranno il conto” in altri modi).
Ricordiamoci che nella Banca del Tempo non esiste circolazione di moneta, non ci sono lavori pagati in denaro.
Scambio di tempo, alla pari
La regola di fondo che vige in tutte le Banche del Tempo è lo scambio. Scambio di attività, scambio di saperi. Sinonimo di reciproca convenienza, lo scambio presuppone, per sua stessa definizione, che i soggetti che entrano in relazione siano attivi. Di conseguenza, diversamente che nel Volontariato (che si regge sul dono di aiuto ai bisognosi di assistenza), la solidarietà che circola nelle Banca del Tempo non è a senso unico. E’ reciproca e alla pari.
L’unità di misura del valore dello scambio è costituita dal tempo, in ore (con le sue frazioni fino al quarto d'ora e suoi multipli), indipendentemente dal prezzo di mercato in Euro della prestazione, indipendentemente dalla professione, dalla classe sociale di appartenenza o dalle condizioni economiche delle singole persone. Un'ora è di 60 minuti per tutti.
Per esempio, un’ora impiegata per pulire le verdure vale come un’ora di lezione di musica.
Il sistema si basa quindi sul principio di pari dignità delle attività scambiate e su quello di reciprocità e ciascun soggetto si pone come portatore insieme di bisogni e di risorse.
In questo senso, le Banche del Tempo tendono ad essere un esempio di egualitarismo applicato.
Chi ne usufruisce
Chiunque può diventare socio di una Banca del Tempo. Non occorre avere né grandi disponibilità di tempo né particolari competenze. Non è necessario offrire servizi professionalmente qualificati, purché si tratti di un’attività che si è in grado di svolgere e con piacere. Si può anche semplicemente offrire e/o cercare compagnia per fare qualcosa, come andare al cinema, a teatro ecc, insieme ad altri che abbiano gli stessi gusti. Chi ha poco tempo si accorgerà che a volte è possibile moltiplicarlo, per esempio mettendo a disposizione anche di altri attività che si effettuano per se stessi e i propri familiari (per esempio, fare la spesa, accompagnare i bambini a scuola) e ricevendo in cambio un aiuto per “guadagnare tempo” in altri ambiti.
Obiettivi
In linea di massima le finalità per cui si organizzano le Banche del Tempo possono essere così sintetizzate:
- promuovere scambi di prestazioni finalizzati alla soddisfazione sia di esigenze pratiche, sia di bisogni di arricchimento culturale e di allargamento delle relazioni sociali;
- facilitare la conciliazione dei tempi del lavoro retribuito con quelli del lavoro di cura familiare,
- valorizzare competenze e vocazioni che altrimenti rischierebbero di rimanere inespresse sostenendo così percorsi di rafforzamento dell’autostima personale;
- organizzare momenti e spazi di incontro, di comunicazione, di scambio intergenerazionale e interculturale;
- contribuire al superamento di condizioni di isolamento, solitudine, emarginazione culturale e sociale.
Tipologia di scambi
I soci delle Banche del Tempo possono offrire prestazioni relative alla loro competenza scolastica o professionale, ma anche che ne sono estranee e riguardano piuttosto la sfera degli hobby e degli interessi personali.
Possono essere servizi attinenti allo svolgimento della vita quotidiana, come fare la spesa, sbrigare pratiche burocratiche, dare passaggi in auto, preparare pasti, fare piccole riparazioni, accudire persone anziane e bambini, aiutare i ragazzi a fare i compiti e così via. Oppure riguardare
attività ricreative e scambi di saperi, magari rimettendo in gioco competenze esplicite o rimaste inesplicate.
Le Banche del Tempo possono servire a soddisfare bisogni materiali, ma anche bisogni immateriali, quali il bisogno di compagnia e di allargare la rete delle amicizie. Le Banche sono luoghi di socializzazione, che favoriscono il rafforzamento di comunità, anche con la messa in comune di saperi e conoscenze che mette sullo stesso piano saperi esistenti sul mercato (computer, lingue, pittura, fotografia…) e saperi “fuori mercato”, ai quali non è attribuito valore economico (p.es. ricordi, abilità domestiche, agricole, artigianali).
L’organizzazione di una Banca del Tempo
L’organizzazione delle Banca del Tempo, per quanto riguarda gli scambi di tempo e la loro contabilità, è copiata dalle Banche del Denaro. I soci delle Banche del Tempo e tra le quali avvengono gli scambi diventano titolari di conti correnti (in ore), in cui depositano le ore impiegate a realizzare attività a favore di altri soci, acquisendo un credito di pari valore in termini di ore. Spenderanno tale credito per usufruire a loro volta di prestazioni effettuate da aderenti alla Banca del Tempo.
Per facilitare le transazioni e contabilizzarle si usano “assegni” cartacei, che ciascun correntista può staccare dal “libretto” che gli viene consegnato dalla Banca del Tempo. Gli scambi si pagano con gli assegni; sul conto corrente la segreteria della Banca segna sia i crediti (le ore date, cioè gli assegni depositati), sia i debiti (le ore ricevute, cioè gli assegni spesi).
In qualche Banca del Tempo, come la nostra, si può operare anche senza supporto cartaceo, tramite il programma di Gestione in Internet (come in Home Banking per le Banche del Denaro) dal proprio computer personale, tablet, o Smartphone. E' probabile che qualche Banca del Tempo si doti presto anche di Carte Elettroniche caricate in ore anziché in euro.
Il socio che ritira soltanto è richiamato con cortesia e comprensione a rientrare, ma se fa il furbo viene, sempre cortesemente, messo alla porta. Ma lo stesso avviene anche nei riguardi di chi tende soltanto ad offrire (la Banca del Tempo non è un'associazione di volontariato e beneficenza).
Come tutte le altre associazioni, le Banche del Tempo sono regolate da un Atto costitutivo e dallo Statuto. Come previsto dalle leggi nazionali e regionali, esse devono essere registrate. Ogni nuovo socio che aderisce all’Associazione prende visione fin da subito sia dello Statuto sia del Regolamento che contiene sia le regole costitutive dell’associazione, sia le modalità per l’adesione.
Le Banche del Tempo nelle scuole
A partire dai primi mesi del 1998, le Banca del Tempo hanno iniziato anche a diffondersi nelle scuole medie e nelle superiori. Il merito va ad alcuni insegnanti che hanno compreso che queste possono essere un veicolo per l’educazione alla reciproca solidarietà e al valore della comunità. Oltre all’aiuto che i migliori in classe offrono ai meno capaci, grazie ad esse i ragazzi si scambiano soprattutto saperi esterni alla scuola e quasi sempre sono i meno bravi negli studi ad insegnare qualcosa ai migliori. Ad esempio: a nuotare, a suonare la chitarra o il pianoforte oppure a farsi una cultura sulla musica rock. In alcuni casi si sono formati piccoli gruppi di teatranti che offrono i loro spettacoli ad associazioni di adulti e anziani, favorendo in tal modo scambi e relazioni intergenerazionali davvero uniche.